flânerie e viaggetti
-
Caccia al Bioparco (senza navigatore satellitare)
Questo racconto è uscito sulle pagine romane de “l’Unità” il 19 febbraio 2006 con il titolo “Perdersi a Roma inseguendo il Bioparco. Un racconto che parte da via Casilina e segue le tante indicazioni, ma dell’ex giardino zoologico nessuna traccia”. Lo ripubblico così come uscì allora.
-
C’è chi scende e chi sale
Il bel libro di Alessandro Mauro “SE ROMA È FATTA A SCALE. Stanno alle strade come traverse però fatte di gradini” delle edizioni Exorma vale più di un estratto: vale la lettura che consigliamo. Non tanto per l’idea in sé quanto per la bella realizzazione narrativa che non tradisce mai il bozzetto o la sciatteria della forzatura attorno allo spunto di partenza che è quello di eternare i tanti percorsi ascendenti e discendenti della Roma fatta a gradini. Ne abbiamo selezionati per voi tre dei settantasei scritti in una prosa poetica efficace.
-
Roma, via Po
Un suonatore di strada da via Po in poi, un altro estratto dal Catalogo di Giuseppe Dolce (in foto).
-
A Villa Massimo
Una passeggiata in quella che era e, si spera, sarà ancora Villa Massimo così come l’abbiamo conosciuta.
-
Al Monk per Bugo
Al Monk per Bugo. Una serata a Portonaccio per ascoltare il concerto di uno dei miei autori preferiti.
-
Il portacenere di tutti
Il portacenere di tutti della stazione Termini.