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Cosa leggo questa estate?

Ci siamo chiesti in un piccolo giro di tavolo, mail, WhatsApp e vari altri supporti cosa consigliare ai giovani lettori in partenza per l’estate. Ecco le nostre risposte per le letture estive.

Filippo La Porta

Il giovane Holden di J.D. Salinger.
Racconto poetico di una ribellione al mondo adulto e all’ipocrisia, che anticipa il (miglior) 68 e condensa l’esistenzialismo del 900.

Stefano Scanu

I libri che consiglio sono per ragazzi dai 16 ai 20. E sono: “American dust” di Richard Brautigan, ISBN e “Il corpo”, racconto contenuto nel volume “Stagioni diverse” di Stephen King, Pickwick.
La provincia dimenticata, un gruppo di ragazzini in vacanza che tenta di sfuggire alla noia e un sole impietoso che sembra bruciare la vita di tutti i personaggi coinvolti. Non solo questo hanno in comune i due romanzi brevi.

Entrambi fotografano quell’istante preciso in cui si smette di essere bambini e si diventa adulti. Leggerli vuol dire riconoscersi e scoprirsi, soprattutto se lo si fa d’estate, assediati dalla canicola, proprio come i nostri protagonisti, ignari del fatto che quella sarà la loro ultima spensierata stagione.

Fabio de Propris

Mi viene da pensare a un nome: Toti Scialoja (1914-1988), il pittore che, per amore delle sue nipotine, nel 1969 cominciò a scrivere filastrocche piene di animali, di rime, nonsense e proverbi rovesciati.

Le poesie di Scialoja sono dedicate ai bambini e a tutti coloro che amano giocare con le parole: una lettura ideale per chi sta imparando a leggere e per chi non vuole dimenticare come si fa. Segnalo in particolare “Tre per un topo” (Quodlibet) e i “Versi del senso perso” (Einaudi).

Roberto Carvelli

Il mio libro è il libro che avrei voluto leggere prima. Quando? Non lo so forse a sedici anni. Quindi lo consiglio a chi ha il gran tempo di affrontare una lettura così corposa prima di domandarsi “come mai non l’ho fatto prima” come è purtroppo capitato a me qualche anno fa. Lo consiglio in questa versione (Einaudi).

E lo consiglio per vari motivi. Non solo per il disegno avvincente della vita di Jean Valjean, il protagonista indiscusso e avvincente della saga. Ma anche poi per quella pletoria di personaggi minori tratteggiati benissimo: Cosette, Javert, Fantine. Alla fine di minore non hanno nulla se non un posto meno ambizioso sotto lo sguardo del narratore.

Mary De Gregorio

Il mio libro è “Incompreso” di Florence Montgomery.

L’ho letto a 9 anni, quando mi sentivo incompresa. Non so se oggi mi susciterebbe i sentimenti che mi suscitò allora. Ma quelli che mi suscitò allora mi servirono. Come sono sicura che succederà ai piccoli lettori di questa estate.

Federico Platania

Io non credo si possa consigliare un libro. I percorsi di formazione sono molto personali, intimi direi. I libri non sono medicine. Più che indicare un titolo o un autore indicherei un metodo: cosa è che ti piace? Cosa è che ti incuriosisce? Scegli un libro che parla di ciò che ti affascina. Credo che sia il consiglio migliore da dare.

Ilenia Battista

Qualsiasi dei libri di Colette. Uno? “Chéri”. Siamo a Parigi agl’inizi del 900 e Léa de Lonval, una raffinata, ricca e seduttiva donna di corte di quarantanove anni (avete presente cosa significa in quell’epoca?), ha un amante di 25 anni: Chéri, appunto. Mi sembra che ho già detto tutto.