racconti

Letizia

Letizia si sta per sposare. Cambierà casa, andrà a vivere all’Eur.





LETIZIA
di Giuseppe Dolce

Tra sei giorni Letizia si sposerà e abbandonerà la casa dei genitori nel centro di Roma per andare ad abitare in un palazzo a sud dell’Eur appena costruito.

Comincerà domani a tirar fuori i suoi vestiti dall’armadio; li esaminerà uno ad uno per lasciare i più malridotti e portare i migliori con sé. Aprirà tutti i cassetti di casa per controllare se qualche oggetto possa esserle ancora utile o richiamarle alla memoria qualche ricordo ingiustamente abbandonato.

Troverà in un album una foto dei tempi di scuola e si riconoscerà a stento fra le venti piccole teste che emergono dal mare dei grembiuli bianchi e blu. Piano piano scorrerà tutti quei volti e in uno riconoscerà quello di un ragazzino, di cui, tre anni dopo la fine del liceo, non si era saputo più nulla, scomparso nel magma della malavita o della clandestinità, orfano di padre e di madre. Letizia, al tempo della foto, gli aveva giurato amore eterno.

Penserà che quella foto è l’unica traccia esistente al mondo di quella persona, l’unica cosa che ne rimane. La metterà nella sua valigia e la porterà con sé nella nuova casa, dove presto la dimenticherà di nuovo, acquistando l’abitudine di addormentarsi con un malinconico sorriso di cui suo marito e i suoi due amanti non si chiederanno mai la ragione.




Le canzoni di aka Giuseppe Dolce, cantautore romano, sono ispirate a quello che succede nella vita, a Paolo Conte, a Tom Waits, a Enzo Jannacci, alle canzoni italiane dimenticate, ai blues indimenticabili e alle melodie nascoste tra le corde della chitarra.