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Pietro Coccia

Pietro Coccia, fotografo.

Pietro Coccia chi si occupa di cinema sa chi era. Lo sanno soprattutto quelli che fanno il cinema.

Molti conoscevano la sua generosità. La condizione per la quale nulla è in definitiva così importante but the money.

Anche io ho la mia foto targata Pietro Coccia.

Ma ho soprattutto il ricordo di alcune serate o pomeriggi raccontati sul filo di un‘ironia che in Pietro era prodigiosa. Quasi la sua qualità migliore dopo la bontà d’animo. 

Il resto sarà difficile raccontarvelo. Più facile sarà mettere in circolo e in rete certi epici ricordi. A tavola o attorno a un divano. Penso che al prossimo appuntamento – Venezia o non so – molti si accorgeranno del vuoto che puoi fare, Pietro.




Founder e direttore di "Perdersi a Roma" collabora con Il Messaggero, il Venerdì e Nuova Ecologia. Ha pubblicato libri di prose, poesie e narrativa di viaggio tra cui "Letti" (Voland), "AmoRomaPerché" (Electa-Mondadori), "La gioia del vagare senza meta" (Ediciclo), "Fùcino" (Il Sirente), "Il mondo nuovo" (Mimesis), "Andare per Saline" (Il Mulino) e "I segni sull'acqua" (D editore).