flânerie e viaggetti

Asso di monnezza di Ulderico Pesce

Con una tragica contiguità temporale arriva al Teatro Lo Spazio dal 27 settembre lo spettacolo di e con Ulderico Pesce (nella foto di scena) “Asso di monnezza”, i traffici di rifiuti a Roma e in Italia che racconta nuovi e vecchi scandali legati ai rifiuti. Coprodotto da Legambiente e dal Teatro dei Filodrammatici di Milano, narra anche dell’affare Malagrotta a Roma, la discarica più grande d’Europa, e dell’affare degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti in mano alle stesse persone da 50 anni. Ulderico Pesce è uno dei più interessanti esponenti di un teatro di impegno civile in Italia. Drammaturgo, attore e regista prosegue la strada del teatro di denuncia. Leggiamo i caratteri descritti dall’autore-attore.


E’ la storia di Marietta e della sua famiglia. Marietta è nata nella periferia di Napoli, a Pianura. Il balcone della sua casa si affaccia su una discarica di “monnezza” dove da 40 anni sono state sversate tonnellate di rifiuti, tra i quali 1000 tonnellate di liquidi chimici pericolosissimi provenienti dall’Acna di Cencio.

Nata in una famiglia poverissima dove il suo primo giocattolo l’ha trovato proprio in questa discarica, una bambolina spelacchiata che conserva gelosamente; ma la discarica e i suoi fumi tossici le ha portato via i genitori e una sorella, stroncati dai tumori. Rimasta sola si sposa con Nicola, e vanno ad abitare in una masseria agricola a Giugliano, alle porte di Napoli, dove presto arriverà un’altra discarica. Dove arriva Marietta arrivano le discariche.

Marietta è marchiata dalla “monnezza” pertanto la odia, ma dopo un viaggio fatto a casa della sorella Marisa nel quartiere Colli Aniene di Roma, dove si fa la raccolta differenziata porta a porta e dove i rifiuti vengono riciclati, cambia vita. Torna a casa e come sempre è sommersa dai rifiuti e cerca, invano, di convincere le autorità a praticare gli stessi metodi scoperti nel quartiere di Roma. Nulla potendo, comincia a praticare la raccolta differenziata porta a porta in assoluta autonomia e grazie all’aiuto dei figli Antonio e Vincenzo.
E il marito Nicola? Gioca.

Ha tre carte napoletane, l’asso di bastoni, l’asso di spada e sulla terza carta ha disegnato un bidone della spazzatura: quello è l’asso di monnezza, la carta più importante… le mischia velocemente e dove sta.?!!… prova a trovarlo…

Nicola e il figlio Cristian tifosi della Roma “giocano con la spazzatura”, o meglio nascondono, smaltiscono, in cambio di molti quattrini, rifiuti industriali pericolosissimi provenienti dal nord che loro gettano nel mare, nei fiumi, in discariche o direttamente sui terreni agricoli; “giocano con la loro e con la vita degli altri”…

Il conflitto tra Marietta e il marito diventa il conflitto tra due modi di concepire l’ambiente, la legalità, la natura e l’esistenza in genere.