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Gaspare De Caro
Di Gaspare De Caro (nella foto al centro con gli occhiali) non sapevamo nulla o quasi. L’incontro con la sua scrittura è altrettanto fortuito. Ma la piacevolezza della felice scoperta letteraria purtroppo coincide con la sua scomparsa. Avvenuta il 6 ottobre 2015 a Roma, dove era nato il 16 dicembre 1930. In rete poche cose: la sua militanza, l’opera di saggista scrupoloso (scrive di Gobetti e Salvemini), quella di intellettuale (cofondatore di “Quaderni rossi” e “Classe operaia”). Una forte vicinanza militante espressa da molti – leggiamo il suo pedigree politico: “attivissimo nel PCI prima del ’56, ne era poi uscito per trasferirsi per un periodo di tempo in Spagna”. Attestazioni…
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L’O di Tommaso Giartosio
Questa è la mappa tratta da “L’O di Roma. In tondo e senza fermarsi mai” (Laterza) di Tommaso Giartosio che ringraziamo per la condivisione.
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Ode alla donna romana
Un tributo alla bellezza dell’intelligenza. Alla bellezza e all’intelligenza. Romane.
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Antonello Trombadori fotografo
In occasione dell’uscita del bel volume di Duccio Trombadori (“Album di famiglia. Gli anni Cinquanta nelle fotografie di Antonello Trombadori”) dedicato a suo padre fotografo pubblichiamo grazie alla Manfredi edizioni l’inizio del ricordo dell’autore e qualche immagine.
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Una capra tra due Stati
Alla fine di gennaio ha preso vita la capra realizzata dall’artista portoghese Bordalo II all’ingresso della Stazione San Pietro (lato via del Monte del Gallo). L’ opera completata nell’ambito del progetto Forgotten in collaborazione con il gruppo FS e il Municipio XIII è composta, come tradizione di questo artista e della sua critica al consumismo, di materiali di scarto: biciclette rotte, pezzi di auto, pneumatici. Il luogo scelto dallo scultore non è causale: con 253 treni al giorno San Pietro è la stazione dalla quale parte la linea ferroviaria internazionale più corta del mondo – la San Pietro – Città del Vaticano – che mette in collegamento “l’Italia con lo Stato del Vaticano”.…
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Il caldarrostaro
Non vuole dire il suo nome. Non vuole dire il paese da cui viene ma è in Abruzzo. La provincia, a furia di insistere, finisce per dirla: è Chieti. Tutto il resto è sì e no. No e sì. “Non è che metti la foto su quel coso lì… Internet?” Non vuole essere riconosciuto. Lo tranquillizziamo. Fotografiamo solo le mani. Quelle che girano le castagne sul fuoco come in un modo di dire che però non sembra bruciargli.