Città eterna è la nuova poesia di Giuseppe Dolce su immagine di Vincenzo Gentile. Nell’era Covid19.
Città eterna
E come fosse un castello di carte
la città di colpo è venuta giù.
Chi cammina per strada è un potenziale
delinquente, un automa, un morto vivo
minacciato dall’alito pestifero
degli altri morti vivi come lui.
È questa la Città eterna? Questo
teatro in muratura di cartone
che sfida i secoli e si sfa in un’ora?
Le case stanno in piedi, gli apparecchi
elettronici sono sempre accesi.
Ma la città è fatta di persone
che affollano le piazze, che si abbracciano
che litigano e forse fanno pace
dentro l’aria e sotto un cielo comune.
Sempre chiuso teatro. Cancellato
il cartellone. Roma non c’è più.
Danno il coronavirus in TV.
Giuseppe Dolce 10/04/2020.
fotografia © Vincenzo Gentile