recensioni

Lo squalo numero uno

“Il libro del mare” di Morten Strøksnes (Iperborea Editore), quando lo squalo è un romanzo di vita.

Inabissatevi nella lettura del profondo. Non parliamo di inconscio ma di abissi oceanici quelli offerti al lettore da questo bestseller internazionale: il caso della Fiera di Francoforte 2015. Le profondità al largo norvegese delle isole Lofoten – da molti giudicate le terze per bellezza al mondo – dove vive il famigerato squalo groenlandese, il Somniosus microcephalus che gli Inuit credono sciamanico, fanno da fondale (è il caso di dire) di questo romanzo-saggio che non disdegna tanto la poesia quanto la biologia. L’eroe è questo pesce di oltre una tonnellata che può vivere fino a 400 anni.

Strøksnes e il suo amico, l’artista norvegese Hugo Aasjord, vivono un’ossessione alla Achab per l’incontro con questo squalo dagli occhi bioluminescenti – per l’attacco di alcuni parassiti alle sue cornee – che irretiscono gli altri pesci (da qui le leggende magiche) anche se nel suo stomaco sono state trovate ossa persino di renne e foche.

Il libro del mare, Morten Strøksnes, Iperborea Editore, 352 p., 17,50 €




Founder e direttore di "Perdersi a Roma" collabora con Il Messaggero, il Venerdì e Nuova Ecologia. Ha pubblicato libri di prose, poesie e narrativa di viaggio tra cui "Letti" (Voland), "AmoRomaPerché" (Electa-Mondadori), "La gioia del vagare senza meta" (Ediciclo), "Fùcino" (Il Sirente), "Il mondo nuovo" (Mimesis), "Andare per Saline" (Il Mulino) e "I segni sull'acqua" (D editore).