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New York di Peter Kuper

Diario di New York di Peter Kuper (Tunué), uno sketchbook che sa raccontare attraverso i sensi.

Come falene milioni di persone sono attratte dalle luci di New York, scrive Eric Drooker nell’introduzione. E Kuper è una di queste ali che sbattono sulla bellezza di tutta questa luminosità

Anche se, in fondo, come spiega “New York è un posto pericoloso, dove possono accadere cose terribili, ma è anche un posto che può cambiare persone ordinarie in supereroi”.

Kuper, autore di illustrazioni e fumetti apparsi sul Time, MAD, The New York Times, è il co-fondatore di World War 3 Illustrated, una rivista a fumetti a tema politico.

Tunué nel 2017 aveva pubblicato “Rovine” il vincitore dell’Eisner Award nel 2016 per il miglior graphicnovel, riuscendo a costruire un successo planetario.

Diario di New York è un epico poema d’amore, un diario di schizzi, bozzetti, impressioni, piccoli avvenimenti – come la notte del 1981 in cui ha scalato il ponte di Brooklyn con un amico – e cambiamenti epocali come l’11 settembre.

I suoni, le luci, il caos, l’anonimato della grande città diventano segno sulla carta. Odori rappresntati dalle matite colorate, penne, acquerelli e collage che l’artista mette insieme per rappresentare il mistero della Grande Mela.




Founder e direttore di "Perdersi a Roma" collabora con Il Messaggero, il Venerdì e Nuova Ecologia. Ha pubblicato libri di prose, poesie e narrativa di viaggio tra cui "Letti" (Voland), "AmoRomaPerché" (Electa-Mondadori), "La gioia del vagare senza meta" (Ediciclo), "Fùcino" (Il Sirente), "Il mondo nuovo" (Mimesis), "Andare per Saline" (Il Mulino) e "I segni sull'acqua" (D editore).