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Olลกany, Praga
Olลกany, Praga. Un estratto da Scusate la polvere. Cimiteri, sospiri e piccoli miracoli (Bottega Errante) di Paolo Patui. Fa ancora freddo. E dentro al cimitero immenso, enorme, la neve scricchiola sotto i piedi e accarezza le lapidi, le tombe, le guglie alte o basse e comunque infinite per foggia, stile e moda. Un odore di muschio umido penetra fino alle ossa, mentre, fermo in un attimo di assoluta sospensione, mi pare di percepire una sorta di esile sospiro che dalla terra sale fino alle cime degli alberi. Perchรฉ qui a Olลกany non sai bene se sei dentro a una foresta abitata o a una cittadella che si รจ insediata allโinterno…
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Samsa fine
La metamorfosi di Kafka, un altro finale.
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Certamente, ho amato Praga. Dove
Certamente, ho amato Praga. Dove, sono i versi che traiamo dalla plaquette di Mario Santagostini “Kafka in Palestina, nel 1931” (I Quaderni della collana – Stampa 2009). Ringraziamo poeta ed editore per la concessione.