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Visto da Roma il cielo è sempre azzurro

Visto da Roma il cielo è sempre azzurro la foto poesia di Dolce/Gentile.

(c) Vincenzo Gentile

Visto da Roma il cielo è sempre azzurro
di Giuseppe Dolce

Visto da Roma il cielo è sempre azzurro,
splende di luce viva, metafisica.
Al tempo stesso il suo splendore è falso,
scenografico, artistico, teatrale.
Piazza del Popolo è una scena aperta,
dove gli attori vengono e vanno,
professionisti e dilettanti insieme.
Qualcuno ha le battute preparate,
ben scritte, irresistibili. Qualcuno
dice parole a caso, improvvisando.
Gli attori sono veri. Chi improvvisa,
mente: sembra che entri, invece esce.
Gli spettatori sono entrati gratis,
o almeno credono. Invece siamo
comparse, comprimari, primedonne
da tragedia barocca, massa scenica
per un grande massacro troppo vero.
Il cielo si riempie del biancore
di batuffoli d’ovatta siderea.
Prima che piova, dovremmo incontrarci,
fare finta che sia tutto un caso
e scappare lontano, dentro o fuori.




Di giuseppe dolce

Le canzoni di aka Giuseppe Dolce, cantautore romano, sono ispirate a quello che succede nella vita, a Paolo Conte, a Tom Waits, a Enzo Jannacci, alle canzoni italiane dimenticate, ai blues indimenticabili e alle melodie nascoste tra le corde della chitarra.