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Gatto rebus
Questo “gatto rebus” sul marmo di un palazzo dice gatto e un numero. Il numero รจ 414 che non รจ neppure il numero della canzonetta. Oppure รจ 4/4, una frazione musicale, un tempo di battute. Di certo la pancia del gatto datato – la data dice 2016 – ha una pezzatura cifrata, un codice di accesso. Le labbra sembrano quelle di una signorina, col rossetto. Che ci fissa un po’ maliziosa prima di ripartire chissร verso quale altra avventura muraria.
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Guido prende nota
Guido prende nota e scrive GUIDO a stampatello e ancora e ancora. GUIDO. E poi giรน una crittografia dove si ripete FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE FARFALLE. La parola FARFALLE nella sua serie infinita, FARFALLE schiacciate in lettere lรฌ sul foglio come se avesse paura che potessero poi volare. Come se le avesse volute contare. E poi scende dalla metro.
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Matematica razzista
La matematica รจ tornata di moda anche in questa forma di esclusivitร e razzismo compendiata nel breve degli odi a prescindere. Su un muro a Testaccio.
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Getta il cuore a terra
Il re di cuori รจ a terra in un percorso di running di Villa Torlonia. Il king del mazzo francese, esiliato sul vialetto polveroso aspetta di venire riabilitato in un mazzo. Per una carta che si scarta ce n’รจ un set sprovvisto ma le due cose non coincidono.
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Still in love in Rome
Nessuno saprร l’amore dei vostri gesti perchรฉ nessuno vi conosce se non la memoria collettiva o la abitudine che hanno generato questo contatto di dita – poche – a chilometri di distanza dalla vostra casa – lontana – dai vostri affetti – consueti – dalla vostra vita espatriata. Di una vacanza a cui state offrendo capi leggeri ma decorosi.
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Le sagome classiche
Due donne, nel loro inizio creaturale di una giornata di banchetti, mercato che si forma in citazioni greco-romane, busti, golem in attesa di farsi mostra di capi e sottocapi. Un giorno che nasce classico e insieme fantascientifico.