obituaries
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Uonna Club
Ci fa piacere ricordare a partire da questo nuovo volume della Arcana uno dei locali storici della scena romana musicale degli anni 80. Il Uonna Club. Così come ce lo raccontano Alessandra Izzo e Tiziano Tarli in “Italian Nightclubbing. Deliri, follie e rock’n’roll negli storici club del Bel Paese”. Intervistando tra gli altri anche Claudio Cecchetto, dj Ringo, Ernesto Assante, Dario Salvatori, Awana-gana e Dino Ignani.
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Agostino Di Bartolomei
Presentiamo con questo omaggio poetico/musicale ad Agostino Di Bartolomei, indimenticato campione di una Roma competitiva, Giuseppe Dolce una strana figura tra chansonnier e poeta che conoscerete meglio nei prossimi giorni.
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Camilla Ravera
Camilla Ravera, per chi non la ricorda, fu politica, insegnante e autrice, vicina a Gramsci e alla sua attivitĂ pubblicistica. Resistente a tutte le forme di sopruso e marginalizzazione: fasciste e sovietiche. Ne pagò care le conseguenze prima con un confino (oltre ad anni di prigionia) che l’hanno vista anche sulle coste pontine delle isole di Ponza e Ventotene, poi con altre forme di marginalizzazione falce e martello. E’ una madre della patria, tenendo a battesimo, tra l’altro, la neocostituita repubblica italiana, ma pure una paladina delle cause femminili. La ricordiamo attraverso questo contributo di Alida Ardemagni (che ringraziamo), autrice di “L’Italia delle donne. Spunti di viaggio alla scoperta del…
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Pasolini: prima di parlare conta fino a 10
Oggi quarant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini. Dieci modi per ricordarlo. Ma soprattutto dieci modi per non dimenticarlo.
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Addio, platani!
Addio, platani! La fine degli alberi piĂą romani (insieme ai o poco meno dei pini mediterranei) in una proscrizione che sa di definitivitĂ . I versi di Adam Zagajewski per dirlo, una pagina di Giacomo Debenedetti per un triste parallelo.
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Titina Maselli
Sabina de Gregori racconta, in un libro Castelvecchi (“Titina Maselli. Autoritratto involontario di una grande artista”), la Roma di Titina Maselli (la pittrice non abbastanza (ri)conosciuta, sorella del regista Citto) a dieci anni dalla scomparsa. Con l’estratto dal libro le dedichiamo un finestra. Da essa guardiamo la Roma della sua infanzia e delle sue prime tele. E’ la Roma di via Sardegna dove vive (in una casa frequentata dalla grande Capitale intellettuale del tempo).